Premiazione Concorso Poesia 2024

Tema del concorso:  “LA NATURA CI PARLA

 

SCUOLA PRIMARIA – PREMIO


“Le emozioni della natura” di Giorgia Manenti – V A “Anna Frank” di via Novati,
docenti Sabina Amicone e Sara Chioda

Motivazione:
Questa poesia fa scorrere davanti a noi, con ritmo incalzante, una carrellata di voci, di suoni e di emozioni. Fin dalle prime battute la Natura si anima in una rapida sequenza di stati d’animo che coinvolgono. Ma sollecita anche a una riflessione sui vari comportamenti nei riguardi di tutti gli esseri viventi. Ne risulta una composizione poetica degna di lode, anche per il linguaggio ricco di vocaboli appropriati che danno smalto a tutto l’insieme.

SCUOLA PRIMARIA –  MERITO

“La natura ci parla” di Sofia Mazzola – V A “Gianni Rodari” di via Venezia,
docente Bianca Delapierre

Motivazione:
In contemplazione di vari paesaggi, ciascuno nel suo insieme, come inserendo nello sguardo un grand’angolo, l’alunna si mette in ascolto della voce della natura. Così in montagna la sente sussurrare nel vento e chiacchierare nel fruscio delle foglie degli alberi; davanti al mare ode brontolare le onde e in campagna si lascia avvolgere dal profumo dell’aria. Il tutto è rivestito da un linguaggio semplice, scorrevole e coinvolgente.

 “La natura ci parla” di Lucia Belluschi – V B “Anna Frank” di via Novati,
docente Giovanna Quartuccio

Motivazione:
Con un linguaggio semplice e disinvolto la composizione poetica presenta una Natura che riflette le emozioni umane e le esprime a modo suo. Comunica, infatti, tristezza con la pioggia, felicità con l’arcobaleno, rabbia con il temporale, e con la malattia la raccomandazione a non inquinare e a non distruggere. Nonostante tutto, però, la Natura continua a stupire e a incantare con la sua bellezza chi la sa amare.

“La margherita” di Gabriele D’Alessandro – IV B “G.F. Quarello” di via Mazzini,
docente Federica Mirante

Motivazione:
Si tratta di un’istantanea scattata al primo indizio della primavera. Lo scolaro, infatti, è attirato da una piccola margherita tremante che fa capolino in un prato infreddolito. Si tratta di due semplicissime frasi che, però, la dicono lunga sulla tenerezza dello sguardo del ragazzo, sulla sensibilità, rara, con cui sa cogliere la bellezza che lo circonda e sulla tempestività nell’accorgersi dei cambiamenti dei più semplici elementi naturali.

SCUOLA PRIMARIA – SEGNALATE

“La natura mi insegna” di Leonardo Mapelli – V A “Anna Frank” di via Novati,
docenti Sabina Amicone e Sara Chioda

Motivazione:
E’ una composizione particolarmente ricca di osservazioni, di immagini, di voci e di colori. Con una struttura leggera e giocosa, si presenta quasi come una filastrocca. Inoltre con alcune domande retoriche sollecita l’interlocutore ad accorgersi e a gustare le straordinarie armonie e le bellezze naturali che non finiscono mai di stupire.

“La serenità della natura” di Roudina Badawy Mohamed – IV B “G.F. Quarello” di via Mazzini,
docente Federica Mirante

Motivazione:
Con la semplicità e l’immediatezza caratteristica dei bambini, l’autrice della poesia esprime bene il suo affetto per la Natura, che la affascina, la incanta e le ruba il cuore!
Non solo, le regala amore, curiosità e anche serenità.

“Il richiamo” di Flavio Agostinelli – V A “G.F. Quarello” di via Mazzini,
docente Cinzia Bellucci

Motivazione:
E’ una composizione con l’obiettivo puntato sulle sofferenze della Natura e sui comportamenti sbagliati dell’uomo che abita la Terra. Si tratta di un richiamo forte e chiaro, senza mezzi termini, a cambiare rotta e a prendere coscienza delle contraddizioni tra le parole e i fatti. Il monito è per tutti: nessuno può sentirsi escluso!

SCUOLA SECONDARIA – PREMIO

“Io sono…” di Sofia Pontarollo – II A “Giovanni XXIII” di via Biondi,
docente Carmen Locurcio

Motivazione:
La scelta della giovane poetessa di far parlare direttamente la natura è quanto meno geniale. In quattro semplici quartine la natura si presenta iniziando con “Io sono” elencando i suoi quattro elementi principali. E, mentre illustra in modo poetico ciò che ci offre, conclude ogni quartina con un monito segnalando, anche se in tono pacato, tutto ciò che noi umani facciamo per rovinarla.

SCUOLA SECONDARIA – MERITO

“La sa lunga, la natura…” di Davide Barban – II A “Giovanni XXIII” di via Biondi,
docente Carmen Locurcio

Motivazione:
Con la ripetizione all’inizio di ogni verso delle parole “La natura”, il nostro giovane poeta vuole rimarcare la forza e l’intensità del richiamo della natura a ravvederci per tutti gli errori commessi, ormai da tempo, dall’uomo. Lo spaccato che ne deriva è privo di speranza e lo dimostra lo sconsolato verso conclusivo.

“Equilibri” di Eleonora Bisceglia – III B “Giovanni Segantini” di via L. da Vinci,
docente Marta Idini

Motivazione:
In questo testo poetico la natura non parla lamentandosi o denunciando incuria, ma è una natura percepita attraverso l’intimo sentire della poetessa che si lascia abbracciare, cullare, sorprendere da tutto ciò che la circonda e che attraverso la natura riesce a capire meglio sé stessa.

“Salviamo la natura!!!” di Samuel Bergamaschi – II C “Giovanni Segantini” di via L. da Vinci,
docente Antonino Catanzaro

Motivazione:
In questo breve sonetto non è la natura a parlare, ma è il grido di denuncia ed, al tempo stesso, una supplica rivolta a tutti quanti dal poeta, affinché si faccia qualcosa per dare il segnale di stop a tutti i comportamenti scorretti.
Per il nostro poeta è chiaro il valore di ciò che possediamo e ci vuole convincere che senza la natura siamo destinati a vivere in un ambiente meno avvincente e meno sereno.

SCUOLA SECONDARIA – SEGNALATE

“Ormai è troppo tardi” di Samuele Bruno – I E “Giovanni XXIII” di via Biondi,
docente Caterina Cosentino

Motivazione:
Già nel titolo scelto emerge un atteggiamento sconsolato nei riguardi della natura, atteggiamento che ritorna in modo più forte e disperato nei versi conclusivi.
Ma il nostro poeta ama la natura e sa ascoltare la sua voce di pianto nella pioggia, il suo sussurro poetico nel vento, coglie lo splendore nel bianco delle cime innevate, nella serenità di un cielo limpido… Molto suggestiva l’immagine nelle parole: “La natura ci tende la mano, ma noi ci giriamo…”

“La natura ci parla” di Siria Pagnin – I A “Giovanni XXIII” di via Biondi,
docente Alberto Frisan

Motivazione:
Pur essendo giovanissima la nostra poetessa è una ragazzina attenta al mondo che la circonda ed è colpita e addolorata per tutto ciò che purtroppo accade attorno a lei. La natura è vissuta come un’amica che ci accarezza e che ci ama tutti indistintamente. Non manca tuttavia il monito a non illuderci poter sfidare la natura, perché saremmo noi ad avere la peggio.

“Un dipinto di un paesaggio” di Giulia Di Domizio – II C “Giovanni Segantini” di via L. da Vinci,
docente Antonino Catanzaro

Motivazione:
In questo testo poetico emerge la visione serena di una natura amica in cui viene tracciato il dipinto di un paesaggio incantato come recita appunto il titolo.
La poetessa vede la natura con occhi sognanti, gode della sua bellezza e ne ascolta la voce che si alza dall’acqua chiara dei fiumi, dall’imponenza delle montagne che si stagliano nel cielo limpido, coglie l’armonia dei fiori e dei voli degli uccelli e tutto le parla di un mondo sereno ricco di segreti gelosamente custoditi.